In arrivo una notizia davvero pessima: dall’1 gennaio 2026, al mare magnum delle tasse, se ne aggiungerà una nuova e sarà molto pesante per tutti.
Al peggio non c’è limite e alle tasse nemmeno. In un contesto in cui gran parte delle famiglie sono state messe in ginocchio dal carovita, arriva la notizia di una nuova tassa. Fortunatamente non partirà subito ma dall’1 gennaio 2026. Non manca molto comunque.

Si tratterà di una tassa che riguarderà tutti e sarà molto pesante anche se, come sempre, il peso maggiore lo avvertiranno i nuclei familiari che già vivono forti difficoltà economiche a causa del costo della vita che continua ad aumentare. Ma si tratta di una tassa verso cui si è poco disposti a transigere.
Pertanto prepariamoci: dal prossimo anno non ci saranno più solo l’Irpef, l’IMU, la TARI, l’IVA ma se ne aggiungerà un’altra. Guardiamo il lato positivo: sarebbe dovuta entrare in vigore già da quest’estate invece, fortunatamente, è stata rimandata di qualche mese. Nel prossimo paragrafo scopriamo di cosa si tratta.
Mangi zucchero? Ci ripenserai: arriva la sugar tax dall’1 gennaio 2026
Che mangiare troppi zuccheri raffinati non faccia bene alla salute, nel 2025, lo sappiamo tutti. Come, però, sappiamo anche che, entro i limiti stabiliti dalla Legge, ognuno di noi è libero di mangiare e bere quello che vuole, anche cibi che fanno male al suo organismo. Dunque perché introdurre una sugar tax?

La sugar tax esiste dal 2019 ma non è mai stata attuata: non è mai stato emesso un decreto attuativo. Essa andrebbe a colpire le bibite zuccherate molto consumate soprattutto da bambini e adolescenti tra cui stanno aumentando i casi di obesità e l’obesità porta con sé tutta una serie di patologie metaboliche serie come il diabete di tipo 2, l’ipertensione e il colesterolo le quali, a loro volta, possono provocare ictus e infarto. Queste patologie hanno un costo sulla spesa pubblica e, dunque, non si tratta di una mera questione privata. Dunque che fare?
Puntare sull’educazione alimentare nelle scuole? No: meglio introdurre una tassa sugli zuccheri. In pratica chi acquisterà bibite contenenti zuccheri le pagherà di più a partire dal prossimo 1 gennaio 2026. Oltre all’IVA che già paghiamo normalmente, quindi, ogni volta che acquisteremo bevande zuccherate pagheremo un ulteriore maggiorazione. Nelle intenzioni di chi ha proposto la sugar tax, si spera che questo sovrapprezzo possa fungere da disincentivo.
Naturalmente questa nuova tassa non penalizzerà solo le famiglie ma anche le aziende produttrici le quali potrebbero assistere ad un crollo delle vendite nel giro di qualche mese. Si rischia dunque, di mettere in crisi un intero comparto dell’economia che da anni traina l’Italia senza, però, aiutare davvero le persone a nutrirsi in modo più corretto e, soprattutto, più consapevole.