Lo sciopero dei trasporti, l’inchiesta Doppia Curva, l’ultimo desiderio di Papa Francesco: tutte le notizie di oggi, lunedì 5 maggio.
Un altro sciopero nazionale dei trasporti rischia di paralizzare l’Italia nella giornata d domani, martedì 6 maggio. A incrociare le braccia saranno il personale ferroviario e degli appalti ferrovieri.

Durerà otto ore e il motivo è il mancato raggiungimento di un accordo per il rinnovo del contratto nazionale del Ccnl e del Gruppo Fs, entrambi scaduti a dicembre 2023.
Lo sciopero è stato organizzato da Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti. “I treni possono subire cancellazioni o variazioni”, come si legge nella nota ufficiale dei sindacati. Ovviamente sono previste le fasce di garanzia.
Doppia Curva: altri 5 arresti della Dda
Cinque persone sono finite in carcere e due agli arresti in casa nell’ambito dell’inchiesta Doppia Curva, che vede coinvolte le tifoserie milanesi. Usura, estorsione, false fatture, in alcuni casi aggravata dalla finalità mafiosa per aver agevolato la famiglia Bellocco.
Questi i reati ipotizzati dalla Dda che ha coordinato le indagini, condotte dalla Squadra Mobile e dalla Guardia di Finanza. Le indagini hanno già portato nei mesi scorsi a numerosi arresti per capi ultras e sodali della curva Nord interista e Sud milanista.
In carcere, Francesco Intagliata, ultras interista, già arrestato a settembre, Filippo Monardo, Giuseppe Orecchio, Domenico Sità e Davide Scarfone. Ai domiciliari invece, Mauro Russo e Carmelo Montalto.
Verso il conclave: gli addetti ai lavori giurano riservatezza
Mancano due giorni, si va verso il conclave. Gli officiali e gli addetti hanno giurato oggi, lunedì 5 maggio, nella Cappella Paolina, di mantenere il segreto su quello che accadrà nei giorni durante i quali i cardinali elettori saranno riuniti per eleggere il prossimo Papa.

Il direttore della Sala Stampa vaticana Matteo Bruni, rispondendo ai giornalisti, ha fatto sapere che tra gli addetti ai lavori ci sono anche donne. Tutti dormiranno tra Santa Marta Vecchia e Santa Marta.
Una delle ultime volontà di Papa Francesco: una Papamobile per i bimbi di Gaza
L’ultima Papamobile di Papa Francesco diventerà una piccola stazione sanitaria mobile per i bambini di Gaza. L’idea è stata del Pontefice defunto, come ha reso noto il Sir. Il veicolo è stato messo a disposizione della Caritas che la sta giù allestendo.
“Potremo raggiungere bambini che oggi non hanno accesso”, perché il sistema sanitario a Gaza “è quasi completamente al collasso”, come ha spiegato il segretario generale di Caritas Svezia.
Carlo III aiuta una veterana a sistemare la coperta durante il Victor Day
Re Carlo III ha guidato la celebrazione dell’ottantesimo anniversario della vittoria della II Guerra Mondiale in Gran Bretagna. Si chiama Victor Day e per l’occasione è stata celebrata una messa a Westminster Abbey. Carlo III si è affacciato dal balcone di Buckingham Palace per ricordare quel giorno del 1945, quando la folla chiamò i Windsor per quattro volte.
Le telecamere hanno ripreso il sovrano mentre aiutava la veterana Joy Trew a sistemare la coperta durante la parata.
Netanyahu: “Prossima invasione massiccia di Gaza”
Non si ferma Benjamin Netanyahu. Il premier israeliano ha in mente di intraprendere una più grande invasione. Lo ha fatto sapere nel corso di un’intervista video col suo stesso ufficio stampa, nel corso della quale ha spiegato perché non è stata ancora istituita una commissione di inchiesta sull’attacco di Hamas del 7 ottobre.
“Lo faremo alla fine della guerra”, ha spiegato il premier, aggiungendo che “siamo alla vigilia di un’invasione massiccia di Gaza, secondo le raccomandazione dello Stato maggiore”.
Netanyahu ha lasciato intendere che alcune teste potrebbero cadere alla fine della guerra contro Hamas: “Sarà necessario un esame politico” sulle responsabilità riguardanti presunte falle nella sicurezza di Israele, “a partire dal primo ministro e dallo staff”.
Le sue parole hanno destato nuove preoccupazioni in Europa per “l’estensione delle operazioni delle forze israeliane a Gaza, che porterà a ulteriori vittime”. La portavoce della Commissione Ue ha esortato Netanyahu a nome di Bruxelles “ad esercitare moderazione”. E a sedersi per i negoziati, come “l’Alto Rappresentante ha chiaramente indicato”.