Non dovrai aspettare di aver spento 67 candeline per lasciare il lavoro: puoi andare in pensione già a 61 anni anche con pochi contributi. Ti basta solo soddisfare un requisito.
Addio alla legge Fornero? No per il momento quella resta anche se il Governo di Giorgia Meloni sta lavorando ad una riforma strutturale del sistema previdenziale che ci consenta di guardare oltre. Tra le tante proposte messe sul tavolo, ne arriva una davvero interessante: in pensione a 61 anni.

Un tempo era la normalità che una persona a 60 anni o anche prima smettesse di lavorare e si godesse la famiglia, gli hobby, il tempo libero, i nipotini. Oggi riuscire a dire addio all’ufficio prima dei 67 sembra un miraggio a meno di non avere più di 41 anni di contributi o di rientrare in categorie molto specifiche.
La nuova proposta, pertanto, fa tirare un sospiro di sollievo e, soprattutto lascia ben sperare. Infatti, oltre a poter accedere alla pensione così presto, non sarà necessario nemmeno avere molti contributi. Ci sarà, però, un altro requisito da soddisfare: requisito da non sottovalutare in quanto farà una differenza sostanziale tra dover continuare a timbrare il cartellino o no.
In pensione a 61 anni con pochi contributi: ecco come fare
L’Esecutivo è al lavoro per sciogliere, una volta e per tutte, il nodo più arduo: quello delle pensioni. Esiste un modo per andare oltre la legge Fornero senza compromettere la stabilità del sistema? E’ quello che tutti si stanno e ci stiamo chiedendo. Per il momento sul tavolo delle proposte ha fatto capolino Quota 96. Vediamo in cosa consiste.

Le pensioni a quote, negli ultimi anni, hanno preso sempre più piede. Da tempo si parla di estendere a tutti Quota 41 ma l’ipotesi, per ora, è stata scartata. Molto probabilmente, dal prossimo anno, no esisterà più Quota 103 che pesa decisamente troppo sulle casse dell’Inps. Al suo posto, però, potrebbe essere introdotta Quota 96.
Questa misura consentirebbe di accedere alla pensione a soli 61 anni e con appena 35 anni di contributi: molti di meno rispetto ai 41 richiesti da Quota 103 e da Quota 41. Una misura così, però, non può certo rivolgersi a tutti. Infatti il Governo, almeno in un primo tempo, pensa di introdurla solo per una categoria ben specifica: chi svolge lavori usuranti.
Se la misura verrà approvata, quindi, gli addetti ai lavori usuranti – la cui lista completa si trova sul sito del Ministero del Lavoro – dal 2026 potranno andare in pensione già a 61 anni. Il lavoro usurante dovrà essere stato svolto per tutti i 35 anni di carriera? Questo non è ancora stato specificato. Per il momento tutte le misure che si rivolgono a questa categoria – Ape sociale, Quota 41, Quota 97,6- chiedono che la mansione sia stata svolta per almeno 7 anni negli ultimi 10 o per almeno 6 anni negli ultimi 7.