Buone notizie, anzi ottime, per tanti pensionati: a luglio non ci sarà solo la quattordicesima. Molti riceveranno anche un altro accredito di 630 euro. Scopriamo chi saranno i fortunati.
Luglio, per molti, equivale a quattordicesima: una prestazione che viene riconosciuta ai pensionati che soddisfano determinati requisiti. Infatti, a differenza della tredicesima, la quattordicesima non viene erogata in automatico a tutti i titolari di un assegno previdenziale.

Per ottenere questa maggiorazione occorre avere già compiuto 64 anni e avere una pensione che non supera di due volte l’importo del trattamento minimo dell’Inps. Chi spegnerà 64 candeline sulla torta dopo il 30 giugno, si vedrà riconoscere la quattordicesima con la pensione di dicembre. A quanto ammonta la quattordicesima? L’importo è sempre lo stesso ogni anno: va da un minimo di 336 fino ad un massimo di 655 euro.
Per ottenere la cifra più alta, però, il proprio assegno previdenziale deve essere inferiore a 1,5 volte l’importo della pensione minima e occorre avere un certo numero di anni di contributi. Ma luglio non è solo mese di quattordicesima. Infatti molti pensionati riceveranno anche un secondo accredito molto simile: 630 euro. Questo beneficio si rivolge solo ad una platea ben specifica. Nel prossimo paragrafo scopriamo chi saranno i fortunati.
Pensioni di luglio: ecco chi riceverà 630 euro
Come tutti saprete, luglio è mese di quattordicesima per molti pensionati e questa maggiorazione può arrivare fino a 655 euro. Ma alcuni riceveranno anche un altro accredito di ben 630 euro. Vediamo chi.

In realtà parlare di fortuna, in questi casi, è un po’ fuorviante. A ricevere i 630 euro a luglio, infatti, saranno coloro che, di norma, hanno una pensione bassissima: non superiore ai 90 euro al mese. Sembra incredibile eppure ci sono anche situazioni di questo genere: persone che hanno un assegno previdenziale che non supera i 90 euro al mese, cioè che non supera il 15% del trattamento minimo dell’Inps che, nel 2025 corrisponde a 603 euro al mese.
Il 15% di 603 euro equivale, appunto, a 90 euro. In questi casi la pensione non viene erogata ogni mese ma solo due volte l’anno: la prima tranche arriva a gennaio e la seconda a luglio e in quest’ultima è compresa la tredicesima. Pertanto a luglio costoro riceveranno l’equivalente di 6 mesi di pensione più la tredicesima: 90 x 6 fa 540 più altri 90 euro di tredicesima dà come esito finale 630 euro all’anno.
Naturalmente, oltre a questi 630 euro, i soggetti in questione riceveranno anche la quattordicesima ma non è detto che ricevano l’importo massimo. Infatti l’importo della maggiorazione dipende non solo dalla propria pensione ma anche da quanti anni di contributi si hanno alle spalle. Per ricevere la cifra più alta occorre avere almeno 25 anni di contributi o almeno 28 nel caso dei liberi professionisti.