Comincia il Pontificato di Luigi XIV, il giorno di Aldo Moro e Peppino Impastato, le decisioni del governo contro il bullismo: le notizie di oggi, venerdì 9 maggio 2025.
Sui social sta spopolando un video di Leone XIV quando era conosciuto solo come Robert Francis Prevost. Risale al 2014, quando l’elezione del conclave che lo ha reso Papa era ancora lontanissima. E lo ritrae insieme con una band di musicisti giovani del Perù mentre canta Feliz Navidad.

Un filmato che fa venire voglia di cantare il canto natalizio anche se oggi è 9 maggio. A postarlo è stata un’utente di X, spiegando che appunto, all’epoca mai avrebbero immaginato che si stavano esibendo con un futuro Papa.
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“Nel nostro incontro natalizio del 2014, ci presentarono Monsignor Robert”, si legge nella didascalia a corredo del video. “Restammo incantati dalla sua semplicità. Non avremmo mai immaginato che stavamo conoscendo il nuovo Papa. I ragazzi di #Josif #Chiclayo lo ricorderanno sempre. Dio lo benedica”.
Il video in questione è quello che vi postiamo, e ritrae Leone XIV a suo agio con le note di Feliz Navidad, mentre canta e batte le mani a ritmo della musica.
Cos’è Cosmos 482, la sonda sovietica che sta per cadere sulla Terra
Al Centro di Space Situational Awarness dell’Aeronautica militare di Poggio Arenico, vicino Ferrara, la tensione è altra a causa di una vecchia sonda sovietica in caduta verso la Terra.
Il Centro ha segnalato il rientro “incontrollato” nell’atmosfera di Cosmos 482 intorno alle 8.26 ora italiana di domani mattina, sabato 10 maggio. La sonda è stata lanciata nel 1972 con l’obiettivo di atterrare su Venere.
Il punto esatto dell’impatto potrebbe essere il Golfo del Bengala, tra l’India e il Myanmar, anche se questo dato non è certo. Secondo le previsioni potrebbe passare sopra l’Italia due volte, una su Sicilia e Sardegna, l’altra sul Centro del nostro Paese.
Non ci sono reali pericoli per i cittadini perché questa sonda è progettata per resistere a un eventuale atterraggio sul Sole, quindi non brucerà nell’atmosfera e probabilmente non si frammenterà.
Fine vita: il governo impugna la legge della Regione Toscana
Due sono le novità rilevanti del Consiglio dei ministri di oggi: la decisione di impugnare la legge della Regione Toscana sul fine vita. Si tornerà al lavoro su un nuovo testo base per una legge nazionale. Facciamo un passo indietro: nel 2019 la Consulta ha concesso alle regioni di regolare il suicidio assistito nei limiti di quanto previsto dalla sua stessa sentenza. Questa decisione è stata confermata nel 2024.

Nel frattempo il governo ha sospeso le delibere della Regione Emilia Romagna, che stavano per avviare altri iter verso il fine vita richiesto da alcuni cittadini.
Bullismo e cyberbullismo: arriva il decreto per contrastare il fenomeno
L’altra novità dal mondo della politica riguarda il bullismo. Il Cdm ha approvato il decreto legislativo che punta a potenziare il servizio di assistenza alle vittime. Arrivano anche un numero verde Emergenza infanzia 114 e campagne di sensibilizzazione sul tema.
Questo decreto attua l’articolo 3 della legge 70 del 2024, che ha permesso al governo di mettersi al lavoro per contrastare i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo.
Il giorno del ricordo di Aldo Moro e Peppino Impastato
Aldo Moro è più noto: tra i fondatori della DC, tra i padri costituenti. Ministro della Giustizia, della Pubblica istruzione, degli Esteri. Cinque volte premier, promotore della strategia del compromesso storico con il Partito Comunista Italiano.
Il 16 marzo del 1978 venne rapito dalle Brigate Rosse mentre Giulio Andreotti doveva ottenere il voto di fiducia in Parlamento. Venne ucciso il 9 maggio dello stesso anno, dopo una detenzione di 55 giorni.
La morte di Aldo Moro avvenne nella stessa giornata in cui morì Peppino Impastato. E per questo la storia di questo giovane giornalista, attivista di Democrazia Proletaria, è sempre rimasta in secondo piano. Peppino Impastato nacque a Cinisi il 5 gennaio del 1948 e lì morì a trent’anni per aver denunciato le attività della mafia di Cosa Nostra.

Peppino era un giornalista e nel suo programma radiofonico raccontava con coraggio tutto quello che accadeva nella sua città. A rendere ancor più significativa la sua storia, il fatto che la sua famiglia d’origine era legata a Cosa Nostra. Il padre Luigi venne inviato al confino durante il fascismo perché apparteneva alla mafia. Anche i suoi parenti erano mafiosi. Ma lui decise di ribellarsi alla sua stessa famiglia.
Venne ucciso il 9 maggio del 1963: fu vittima di un attentato con un’Alfa Romeo Giulietta riempita di tritolo. La sua morte venne inizialmente spiegata con un suicidio.