Legge 104 se c’è scritto questo nel verbale di invalidità, non hai diritto all’accompagnamento

Economia

By Francesca Petriccione

Legge 104, se c’è invalidità e difficoltà motorie, non sempre l’accompagnamento è concesso: ecco perché forse non l’ottieni.

Quando arriva il verbale dell’INPS dopo una lunga trafila di certificati, patronato e visita medica, molti si aspettano che con l’invalidità al 100% arrivi automaticamente anche l’accompagnamento. Ma non è così semplice. In molti casi, pur avendo ottenuto il riconoscimento della legge 104 e anche una grave riduzione della capacità motoria, il diritto all’indennità di accompagnamento non viene concesso.

simbolo invalidità libri legge
Legge 104 se c’è scritto questo nel verbale di invalidità, non hai diritto all’accompagnamento – buongiorno.it

Ricevere un verbale in cui compare la dicitura “invalido ultrasessantacinquenne con difficoltà persistenti a svolgere le funzioni e i compiti propri della sua età” o “capacità di deambulazione sensibilmente ridotta” può far pensare che ci sia il diritto all’accompagnamento. In realtà, queste frasi indicano una condizione di grave invalidità, ma non bastano da sole per ottenere l’indennità economica. Vediamo perché.

Legge 104, forse non hai diritto all’accompagnamento

Per capire se l’accompagnamento è stato concesso, è fondamentale trovare una dicitura ben precisa nel verbale: “Necessita di assistenza continua non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita”. Molti verbali risultano fuorvianti per chi non è del settore, al punto che spesso ci si rivolge a un patronato solo per decifrarne il contenuto. Anche perché la presenza della legge 104, anche nel suo comma 3 che riconosce lo stato di gravità, non implica automaticamente il diritto all’accompagnamento.

Ovvero anche si tratta di invalidità grave non è detto che si riceva in automatico perché se si percepiscono pensioni di inabilità lavorativa o di invalidità civile queste prestazioni sono collegate ai redditi e quindi si potrebbe non arrivare ad ottenere l’accompagnamento.

persona su sedia a rotelle
Legge 104, forse non hai diritto all’accompagnamento – buongiorno.it

Al contrario, l’indennità di accompagnamento non è legata ai redditi: se viene concessa, spetta a prescindere da quanto si guadagna o da eventuali altre prestazioni. Ma appunto, dev’essere formalmente scritta nel verbale la dicitura corretta. Senza quella frase precisa, l’INPS non eroga il contributo. Se nel verbale è indicato che il soggetto è un “portatore di handicap in situazione di gravità ai sensi dell’art. 3 comma 3 della legge 104”, questo permette di ottenere:

  • i permessi retribuiti dal lavoro (3 giorni al mese)
  • il congedo straordinario per il caregiver
  • agevolazioni fiscali
  • esenzione dal ticket
  • contrassegno disabili

Ma attenzione che questo non basta per ricevere l’accompagnamento, che resta legato all’effettiva necessità di assistenza continua e all’incapacità a svolgere le azioni quotidiane in autonomia.

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