La distanza resta sui migranti, ma l’incontro tra il numero due della Casa Bianca J.D. Vance e il cardinale Pietro Parolin è stato cordiale.
Nessun incontro dell’ultimo minuto con Papa Francesco, nonostante la speranza che potesse ripetersi un cambio di programma com’è stato nei giorni scorsi durante la visita di Carlo III e Camilla. E la distanza resta sul tema migranti tra il governo Usa e il Vaticano. Tuttavia le divergenze delle ultime settimane proprio con il vicepresidente Usa J.D. Vance, non hanno influito sull’incontro con il cardinale Pietro Parolin, che è stato cordiale.
E questa cordialità emerge anche dai sorrisi di entrambi nelle foto scattate sia al tavolo dei colloqui sia nelle foto di rito. Il numero due della Casa Bianca è arrivato negli uffici della Santa Sede intorno alle 10 di questa mattina, sabato 19 aprile, insieme con la moglie Usha e i tre figli.
Al tavolo ha partecipato anche il segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni internazionali Paul Richard Gallagher ed è servito, come si legge in un comunicato ufficiale del Vaticano ad esprimere anche “compiacimento per le buone relazioni bilaterali esistenti tra la Santa Sede e gli Stati Uniti”.
Si è parlato della situazione internazionale con focus sui Paesi in guerra, in un momento particolare per l’Ucraina, dove sta per essere raggiunto l’accordo sulle terre rare e ci si avvia al cessate il fuoco. E complicata è anche la questione mediorientale, a causa della guerra in corso tra Israele e Hamas a Gaza. Al centro dell’attenzione, pure le tensioni politiche, le difficili situazioni umanitarie e i migranti.
Dopo l’incontro con i suoi rappresentanti, J.D. Vance avrebbe voluto incontrare Papa Francesco, ma questo incontro non è avvenuto. Il numero due della Casa Bianca è atterrato ieri a Roma all’aeroporto di Ciampino insieme con la moglie Usha e i figli Ewan di 7 anni, Vivek di 4 e Mirabel di 3.
Prima di incontrare gli esponenti del governo italiano, si è recato a Villa Taverna, residenza dell’ambasciatore americano a Roma. Dopodiché è arrivato a Palazzo Chigi a meno di 24 ore dall’incontro negli Stati Uniti con la premier Giorgia Meloni. Qui i due leader hanno avuto un bilaterale e uno scambio di battute: “Mi sei mancato”, ha detto scherzando la presidente del Consiglio, facendo riferimento al fatto che si erano visti poco prima.
Dopo un pranzo di lavoro al quale hanno partecipato anche i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini, Vance si è dedicato al viaggio di piacere con la famiglia, andando a San Pietro per partecipare ai riti del Venerdì Santo. Il vicepresidente Usa è cattolico da quando aveva 35 anni, mentre la moglie Usha, figlia di immigrati indiani, continua a praticare la fede indù.
Terminati gli impegni istituzionali, la famiglia Vance continuerà la visita di piacere a Roma. Visiterà il Colosseo, i Fori Imperiali, il Pantheon e la Scala Santa. Domani, giorno di Pasqua, assisterà alla alla messa nella Basilica San Paolo fuori le Mura e non è esclusa una visita a Villa Adriana a Tivoli. Dopodiché Vance lascerà Roma in direzione India, dove Usha tornerà a casa per stare in famiglia.
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