Molti lavoratori non sanno cosa fare con il proprio TFR: sarà meglio lasciarlo in azienda oppure investirlo? La soluzione migliore, secondo gli esperti, è solo una.
Il dubbio amletico dei nostri tempi non è sicuramente “essere o non essere” ma è cosa sia più opportuno fare con il proprio TFR. Il TFR sta per “trattamento di fine rapporto”: è una quantità di denaro che ogni mese il nostro datore di lavoro mette da parte sottraendola al nostro stipendio e che ci verrà restituita una volta che cesseremo di lavorare per quell’azienda.

Non è obbligatorio lasciare il TFR in azienda: sempre più persone scelgono d’investirlo in qualche fondo previdenziale in modo da trovarsi un giorno con una pensione un po’ più ricca. Ma qual è, alla fine dei conti, la scelta più vantaggiosa? Sarà meglio lasciare il TFR in azienda oppure investirlo? Nonostante ognuna delle due opzioni abbia dei pro e dei contro, tuttavia, secondo gli esperti del settore non ci sono dubbi: è solo una la strada che conviene ad un lavoratore dipendente. Nel prossimo paragrafo scopriamo quale.
TFR: ecco qual è l’opzione più vantaggiosa
Chi lavora come dipendente sa che, un giorno, terminato il rapporto di lavoro, potrà contare sul TFR: un piccolo gruzzoletto che l’azienda deve mettere da parte ogni mese per noi. Ma è più vantaggioso lasciarlo in azienda o forse converrà investirlo in qualche fondo previdenziale? Vediamo cosa ne pensano gli esperti.
Il TFR è fonte di dubbi e preoccupazioni per tutti i lavoratori dipendenti. Quando si viene assunti si ha tempo fino a 6 mesi per decidere cosa farne altrimenti finirà nel fondo previdenziale previsto dal contratto collettivo di lavoro o, in presenza di più fondi, in quello a cui è iscritto il maggior numero di dipendenti.

Ma qual è la scelta più vantaggiosa? Secondo gli esperti del settore investirlo in un fondo pensione, oggi più che mai, conviene. Una volta usciti per sempre dal lavoro, almeno, si avrà un bel gruzzoletto che potrà farci comodo anche, eventualmente, per aiutare i nostri figli o nipoti e, nel frattempo, sarà stato anche ben rivalutato.
Un altro aspetto che va a vantaggio del TFR investito in un fondo pensione è la tassazione: una volta che lo riscuoto mi verrà tassato da un minimo del 9 fino ad un massimo del 15% in base al numero di anni in cui l’ho lasciato nel fondo pensione. Se lo lascio in azienda, invece, mi verrà tassato con le stesse aliquote Irpef attualmente in vigore e, dunque, potrebbe venirmi tassato anche del 43%.
Bisogna tenere conto, tuttavia, anche di un piccolo svantaggio: se lo lascio in azienda mi verrà restituito quando decido di andarmene. Se lo investo in un fondo pensione, invece – salvo casi eccezionali come cure per malattie gravi o acquisto prima casa per sé o per i figli – mi verrà ridato solo al momento della pensione.