Sciopero martedì 6 maggio: treni in tilt in tutta Italia. Tutti gli orari e come richiedere il rimborso del biglietto.
Comincerà alle ore 9 di oggi, martedì 6 maggio, e durerà fino alle 17, lo sciopero nazionale proclamato da Filt-Cgil, Filt-Cisl, Uilt-Uil, Ugl Ferrovieri, Fast-Confsal e Orsa Trasporti. Il Gruppo Fs ha fatto sapere che potrebbero verificarsi ritardi o cancellazioni dei treni.

Il motivo della protesta è il mancato accordo sul contratto nazionale delle attività ferroviarie e del contratto aziendale del Gruppo Fs, entrambi scaduti il 31 dicembre del 2023. Ieri, lunedì 5 maggio, si è tenuto un tavolo al Mit negli uffici di Matteo Salvini, al termine del quale lo sciopero è stato confermato.
Il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture ha chiesto di andare incontro ai viaggiatori che si recano al lavoro in treno, dal momento che nel mese di maggio sono previsti ben 30 sciopero che coinvolgeranno l’intero comparto.
Sciopero dei treni 6 maggio, le fasce di garanzia
Non è escluso che anche i treni Italo, che non è coinvolta nello sciopero, possano subire disagi. Come previsto dalla legge, sono garantite le fasce di garanzia dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21 in tutte le regioni. Sul sito ufficiale, Trenitalia fa sapere che i treni che stanno viaggiando quando lo sciopero è iniziato, giungeranno ugualmente a destinazione.
LEGGI ANCHE: Sciopero dei trasporti, Doppia Curva, l’ultimo desiderio del Papa: le principali news di oggi, lunedì 5 maggio
I treni a lunga percorrenza sono garantiti. Per scoprire se il proprio treno passerà, è necessario informarsi sui canali ufficiali di Trenitalia, attraverso l’app, sul sito trenitalia.it nella sezione Mobilità, sui social, al numero verde 800892021 e presso le biglietterie delle stazioni.

I passeggeri che decideranno di rinunciare al viaggio potranno chiedere il rimborso del biglietto a partire dal momento in cui lo sciopero è stato dichiarato. I tempi previsti sono fino all’ora di partenza del treno prenotato, nei casi di Intercity e Frecce. E fino alle ore 24 del giorni prima il giorno della protesta per i treni regionali.
Un’altra alternativa è quella di riprogrammare il viaggio a condizioni di trasporto simili e sulla base dei posti disponibili. È necessario però, che la richiesta di rimborso avvenga prima della partenza prevista per il viaggio.
“Siamo disponibili” già dalla fine dello sciopero di oggi, martedì 6 maggio, a “una trattativa no-stop”, hanno fatto sapere i sindacati dopo il tavolo al Mit. “Ma riteniamo urgente e imprescindibile dare una risposta in termini di salario, normativa e welfare ai circa 100mila lavoratori e lavoratrici a cui si applicano i due contratti”.
Come detto, nel mese di maggio sono previste circa trenta proteste in Italia, tra locali e nazionali. “Fare quasi uno sciopero al giorno non aiuta lavoratori e lavoratrici che utilizzano il servizio pubblico”, ha dichiarato il ministro Matteo Salvini, pur considerando lo sciopero come un diritto “sacrosanto”.