Dove vivrà Papa Leone XIV: la scelta non è solo organizzativa ma soprattutto simbolica. Cosa rappresenta
Gesù non è solo un “superuomo”, oppure “un leader carismatico”. E identificarlo in questo modo vuol dire vivere “in un ateismo di fatto”. A dirlo è stato Papa Leone XIV nella sua prima omelia durante la messa nella Cappella Sistina con i cardinali, commentando il Vangelo.
Ha parlato in inglese a braccio, poi in spagnolo e in italiano, ed ha ricordato anche che i ministri delle Chiesa hanno “un impegno irrinunciabile”. Quello di “sparire perché rimanga Cristo, farsi piccolo perché Lui sia conosciuto e glorificato”.
“Anche oggi non sono pochi i contesti in cui la fede cristiana è ritenuta una cosa assurda”, ha aggiunto Leone XIV, “per persone deboli e poco intelligenti. Contesti in cui ad essa si preferiscono altre sicurezze come la tecnologia, il denaro, il successo, il potere il piacere”.
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Se la linea del Pontificato del successore di Francesco è tracciata, non sono ancora chiare alcune curiosità che riguardano Leone XIV. Ad esempio: dove deciderà di vivere?
Sappiamo tutti che prima di Francesco, i Papi vivevano nel Palazzo Apostolico. Francesco invece, aveva scelto di vivere nella residenza di Santa Marta, che in origine è stata costruita con lo scopo di ricevere i prelati ed è gestita dalle suore Figlie della Carità di San Vincenzo De’ Paoli.
Leone XIV fino ad oggi ha vissuto nel Palazzo del Sant’Uffizio, situato nel quartiere romano di Borgo, zona extraterritoriale della Santa Sede in Italia. Questa struttura ospita la sede del Dicastero per la dottrina della fede ed altri uffici della Curia romana.
Stando alle prime informazioni pare che il Pontefice abbia deciso di continuare a vivere lì, come ha fatto dal 2023, quando Francesco lo ha nominato prefetto del Dicastero dei Vescovi. Ed è stato proprio qui che si è recato dopo la sua elezione, dove molte persone lo stavano aspettando nel cortile per scattare foto con lui. “Auguri e grazie a voi”, sono state le sue parole prima di impartire a tutti una benedizione.
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In queste ore è in programma una riunione operativa per organizzare i lavori al Palazzo Apostolico. Ma pare che la decisione di continuare a vivere nel Palazzo del Sant’Uffizio sia stata presa già prima di essere eletto. Comunque, il Pontefice prenderà la sua decisione definitiva al termine dei lavori di ristrutturazione.
La scelta della residenza non è solo organizzativa ma soprattutto simbolica. Vivere a Santa Marta per Papa Francesco ad esempio, era coerente con la linea del suo Pontificato, all’insegna dell’umiltà. Sulla stessa scia, aveva deciso di rinunciare al suo compenso ed aveva tagliato quelli dei cardinali.
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