Lo scontro a distanza tra Macron e Meloni dopo il vertice dei volenterosi: “Non divulgare notizie false”

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By Giovanna Sorrentino

Scontro a distanza tra Giorgia Meloni ed Emmanuel Macron: “Già ci pensa la Russia a diffondere fake news”. Cosa è successo a margine del vertice dei volenterosi.

È scontro a distanza tra la premier Giorgia Meloni e il presidente francese Emmanuel Macron. Il motivo è l’assenza dell’Italia al vertice dei volenterosi tra Francia, Germania, Polonia, Regno Unito e Ucraina.

Donald Tusk, Friedrich Merz, Emmanuel Macron, Keir Starmer
Lo scontro a distanza tra Macron e Meloni dopo il vertice dei volenterosi: “Non divulgare notizie false” (Ansa Foto) – notizie.com

Un’assenza, quella della presidente del Consiglio che ha pesato anche per le opposizioni, che si sono scatenate contro il governo italiano. Al vertice, che si è tenuto a Tirana dopo la sessione plenaria del summit della Comunità Politica Europea, c’è stata una telefonata con il presidente Usa Donald Trump per parlare degli sforzi compiuti nei negoziati con la Russia. “Il compito principale è mantenere l’unità dei partner europei e americani intorno alla questione ucraina”.

Le opposizioni hanno parlato di “umiliazione”, e di un Paese, l’Italia, “messo in panchina”: parole queste di Giuseppe Conte, leader grillino. All’attacco anche Italia Viva, il cui leader Matteo Renzi ha definito Meloni “un’influencer ininfluente”. Angelo Bonelli di Avs ha invece detto che la premier è “ancora fuori dai tavoli che contano”.

Meloni alle opposizioni: “Sull’invio di truppe in Ucraina siamo coerenti sul no”

Non ha perso tempo la presidente del Consiglio a rispondere alle opposizioni: “A chi si lamenta chiedo la mia stessa chiarezza: ci si chiede di partecipare a questi formati perché dobbiamo mandare le truppe in Ucraina o perché dobbiamo farci una foto e poi dire di no? Io sono una persona seria”.

Ha poi aggiunto che l’Italia da tempo è ferma sulla sua posizione: no all’invio delle sue truppe in Ucraina. “Dobbiamo insistere con determinazione a raggiungere un cessate il fuoco incondizionato e una pace. La guerra deve finire”.

La premier Giorgia Meloni a Tirana
Meloni alle opposizioni: “Sull’invio di truppe in Ucraina siamo coerenti sul no” (Ansa Foto) – buongiorno.it

Parole queste che da un lato hanno chiuso la polemica nella politica interna. Dall’altro però hanno aperto quella con Emmanuel Macron. Il presidente francese ha subito spiegato che da parte di Meloni “c’è stato un errore di interpretazione”. Perché al vertice, i cosiddetti volenterosi non hanno parlato “di inviare truppe”.

Macron all’attacco: “Non diffondiamo notizia false”

La riunione si è tenuta per “un cessate il fuoco, domenica e oggi”. Poi il monito alle parole di Meloni: “Guardiamoci dal divulgare false informazioni, ce ne sono a sufficienza di quelle russe”.

Anche questa polemica è chiusa. Ma resta il fatto che i colloqui a Istanbul tra le delegazioni ucraine e russe per adesso si sono concluse con un nulla di fatto. Nessun cessate il fuoco, ma solo uno scambio di prigionieri. Gli ucraini hanno definito le richieste russe ancora una volta inaccettabili e continuano a chiedere un cessate il fuoco immediato per potersi sedere al tavolo dei negoziati.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, sui social, è tornato a chiedere ulteriori sanzioni dopo quelle approvate nei giorni scorsi: “Se i russi rifiutano un cessate il fuoco completo e incondizionato e la fine delle uccisioni, devono seguire sanzioni severe. La pressione alla Russia deve essere mantenuto fino a quando non sarà pronta a porre fine alla guerra”.

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