Siamo in un periodo di recessione complicato, ed alcuni soggetti politici sembrano non capirlo. Lo dimostra il prezzo delle uova che è schizzato alla stelle.
Il carovita e l’inflazione stanno picchiando duro da tempo ormai. Ed è da almeno tre anni che dobbiamo fare i conti con la recessione, l’aumento dei prezzi di tutto quanto va a costituire la realtà e che in molti si devono barcamenare per cercare di arrivare con almeno un minimo di stipendio a fine mese. Tutta colpa degli sconvolgimenti politici e geografici, sociali ed economici. Prima era stata colpa della pandemia, poi della crisi energetica, accompagnata anche da conflitti deflagrati in diverse parti del mondo.
Ora arrivano ulteriori cattive notizie, legate alla adozione di politiche nazionalistiche e retrograde da parte degli Stati Uniti. Donald Trump, appena insediatosi alla Casa Bianca, non ha fatto altro che danni, a detta di molti. Ed anche in ambito economico – settore in cui dovrebbe capirne più di quanto sembra far percepire – il presidente USA sta facendo sorgere più di una perplessità. Di quel che lui sta scegliendo di fare ne risponderanno, loro malgrado, anche altri Paesi. Intanto per fare la spesa sono guai, come dimostra il prezzo delle uova.
A quanto pare c’è stata una impennata nei prezzi, con una normalissima confezione di uova che ora ha raggiunto un sonante +53%. Le politiche dei dazi indiscriminati sui prodotti che arrivano dall’estero voluta da Trump e dai suoi collaboratori non stanno migliorando il trend negativo che risale alla fine del 2024.
Trend che pure lo stesso Trump aveva contribuito ad alimentare con le sue dichiarazioni ostili in ambito economico, politico e sociale una volta ratificata la ottenuta nomina presidenziale a novembre scorso. Fatto sta che ora comprare le uova negli Stati Uniti ha scatenato una sorta di psicosi. Al punto che un carico di 100mila uova è stato rubato appena qualche settimana fa.
Ci sono conferme da parte degli economisti sul fatto che l’aumento mostruoso del prezzo delle uova non sia legato soltanto ad un calo della produzione causato dall’abbattimento di 120 milioni di capi di allevamento malati di influenza aviaria. C’entrano con un peso importante anche le leggi di mercato, che Trump sta apertamente sfidando.
Un’altra conseguenza di tutto ciò è che le catene commerciali hanno imposto un numero massimo di uova da potere acquistare a testa, con un massimo di dodici unità. Due normale confezioni da sei quindi. E non sono contenti anche i commercianti, visto che dodici uova all’ingrosso costano 7,75 dollari circa e vengono vendute al pubblico a quasi 5 dollari.
La perdita è evidente. I supermercati potrebbero ulteriormente innalzare i prezzi, ma sarebbe un guaio che porterebbe a proteste veementi. Ed anche a causare danni di immagine alle catene stesse. In attesa che la situazione trovi una soluzione, secondo i soggetti coinvolti allora vale la pena andarci a perdere. E tanti che hanno votato a Trump ora si affidano a lui per potere trovare una via di uscita. Più in generale in ambito economico non arrivano mai buone notizie, anche per i pensionati. Sono tempi difficili.
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