Un mondo “a pezzi”, che ha bisogno di più umanità e meno interessi. Di lacrime sincere e non di circostanza. Le parole di Papa Francesco alla via Crucis al Colosseo.
Il nostro mondo ha bisogno di “lacrime sincere” e non “di circostanza“. Un mondo “a pezzi”, fatto di “logiche fredde e interessi implacabili”. Che calcola tutto. Sono state molto forti le parole di Papa Francesco che invitano a riflettere in occasione della via Crucis al Colosseo in occasione della Pasqua.
Per il terzo anno consecutivo il Pontefice non si è presentato: stavolta a impedirglielo sono state le precarie condizioni di salute a causa della polmonite bilaterale che lo ha afflitto negli ultimi mesi e dalla quale sta via via guarendo. Nonostante l’assenza, il suo messaggio arriva chiaro e forte.
“La via della croce è tracciata a fondo della terra. I grandi se ne distaccano, vorrebbero toccare il cielo. Invece il cielo è qui, si è abbassato, lo si incontra perfino cadendo, rimanendo a terra. I costruttori di Babele ci raccontano che non si può sbagliare e chi cade è perduto”.
La via Crucis a Roma è stata guidata dal cardinale vicario Baldo Reina su delega di Papa Francesco ed è stata preceduta dal rito della Passione nella Basilica di San Pietro. Tra i presenti, oltre al sindaco di Roma Roberto Gualtieri, anche il vicepresidente Usa J.D Vance, giunto ieri nella Capitale insieme con la moglie Usha e i figli.
Bisogna fare un passo indietro, “altrimenti si avvera quanto predissero gli apocalittici: non generiamo più nulla e poi tutto crolla”. Ammettere gli errori, anche quelli della Chiesa, che appare “come una veste lacerata”.
“Insegnaci a ritessere la nostra fraternità”, è la preghiera al Dio. “Ci conosci uno ad uno, per salvare tutti”. Il Santo Padre ha ricordato anche l’importanza delle donne nella storia: “Abbiamo bisogno di chi c fermi, talvolta, e ci metta sulle spalle qualche pezzo di realtà che va semplicemente portato”.
E ancora: la preghiera al Signore per aiutare l’umanità “quando andiamo per la nostra strada, senza guardare in faccia a nessuno”, “quando le persone diventano numero”. Oppure quando “non c’è tempo di ascoltare”.
Alla via Crucis hanno partecipato migliaia di persone e altrettante piccole fiaccole hanno illuminato la sera del venerdì santo al Colosseo. A Roma sono giunti 20mila fedeli da tutto il mondo in memoria della passione del Signore. A leggere i testi del Papa Orazio Coclite, redattore di Radio Vaticana – Vatican News, Vittoria Belvedere, la giornalista Barbara Capponi. Con l’accompagnamento del coro della Cappella Sistina diretta da monsignor Marco Pavan.
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