I funerali di Martina Carbonaro, il via libera al Dl Sicurezza, l’incendio di Viterbo e la rivolta a Genova: ecco tutte le principali notizie di oggi mercoledì 4 giugno 2025.

È il giorno del dolore ad Afragola, in provincia di Napoli, dove si sono tenuti i funerali di Martina Carbonaro, la ragazza di 14 anni uccisa dal suo ex fidanzato. Un lungo applauso ha accolto il feretro arrivato in chiesa.
La cerimonia è stata celebrata dall’arcivescovo di Napoli Domenico Battaglia. Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, il sottosegretario Pina Castiello ed il prefetto di Napoli, Michele di Bari. “Oggi, accanto al dolore, io sento il dovere di dire: basta. Basta parole deboli. Basta giustificazioni. – ha detto Battaglia – Martina è morta per mano della violenza. È morta per mano di un ragazzo che non ha saputo reggere un rifiuto, un limite, una libertà, togliendo il futuro non solo a Martina ma anche a se stesso”.
In Senato via libera definitivo al Dl Sicurezza
Sul fronte politico in Italia è arrivato l’ok definitivo del Senato alla fiducia posta dal governo sul Dl Sicurezza. Il provvedimento è quindi divenuto legge. Il voto è stato preceduto da un sit-in in Aula da parte delle opposizioni. L’approvazione del Dl ha comunque fatto gioire la premier Giorgia Meloni ed il vicepremier Matteo Salvini. Previsto anche un flash-mob di protesta a cui non prenderanno parte né Italia Viva né Azione.
La bagarre in aula si è scatenata dopo che il presidente della commissione Affari costituzionali Alberto Balboni ha detto: “Per chi propugna la dottrina Salis e porta in Parlamento chi predica le occupazioni abusive capisco che preferiate stare dalla parte della criminalita’ organizzata anziche’ della povera gente”. I commessi hanno fatto da pacieri, mentre le opposizioni hanno gridato: “Vergogna, vergogna”.
Incendio all’Università della Tuscia: la Procura apre un fascicolo
Preoccupa a Viterbo poi il maxi-incendio scoppiato presso la facoltà di Agraria dell’Università della Tuscia. Sul posto, dopo l’evacuazione di studenti e personale, vigili del fuoco e specialisti dell’Esercito. La Procura della Repubblica ha già aperto un fascicolo sull’accaduto, mentre dal Comune sono provenute numerose raccomandazioni, tra cui quella di tenere le finestre chiuse entro un chilometro dal rogo.

Il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca ha confermato di stare seguendo con apprensione quanto sta accadendo all’Università della Tuscia. Il governatore ha espresso la sua vicinanza al rettore, al corpo docente, a tutto il personale e agli studenti dell’Ateneo, colpiti dal grave incendio.
Genova, rivolta al carcere di Marassi: due agenti feriti
Ore di tensione a Genova dove è scoppiata una rivolta nel carcere di Marassi. Al momento il bilancio è di due agenti feriti portati all’ospedale Galliera. Fuori dalle mura del carcere sono intervenuti carabinieri, polizia e guardia di finanza in tenuta antisommossa. Secondo le prime ricostruzioni alcuni detenuti avrebbero provato a scavalcare il muro di cinta dopo che un un centinaio i detenuti, della seconda sezione hanno dato via alle proteste.
La neosindaca del capoluogo ligure Silvia Salis ha detto di aver avviato immediatamente un canale diretto con Prefettura, Questura e le altre autorità competenti. Gli agenti della polizia locale, insieme alle altre forze dell’ordine, sono impegnati nella messa in sicurezza della zona circostante il carcere di Marassi, e nella chiusura di alcune strade limitrofe, a presidio della cittadinanza e del territorio.
Gaza, ancora stragi: colpita una scuola
È ancora caos, infine, in Medio Oriente. Un drone israeliano nelle scorse ore ha preso di mira una scuola a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Il bilancio è di almeno diciotto morti. L’attacco avrebbe preso di mira una tenda di sfollati all’interno della scuola e tra le vittime ci sarebbero anche donne e bambini.

Altre ventisette persone sono state uccise martedì 3 giugno nella Striscia di Gaza meridionale, quando i soldati israeliani hanno aperto il fuoco nei pressi di un centro di aiuti umanitari sostenuto dagli Stati Uniti nel territorio palestinese meridionale. I palestinesi erano in attesa di aiuti americani vicino alla rotonda nella zona di Al-Alam a Rafah.