Donald Trump annuncia i dazi al 100% anche contro i film girati all’estero: “Una minaccia alla sicurezza nazionale”.
Non solo le auto e l’acciaio: non si ferma la politica dei dazi di Donald Trump, che adesso punta anche al cinema. Il tycoon ha annunciato una tassa al 100% sui film stranieri. E americani che vengono girati all’estero.

Dunque anche la cultura finisce nel mirino dell’amministrazione Usa, e per la verità, segnali già c’erano stati con i tagli all’istruzione. Questa decisione punta a far rinascere l’industria cinematografica americana, che a detta di Donald Trump “sta morendo molto rapidamente“. Quindi non l’intelligenza artificiale, che ha già fatto scendere in piazza le associazioni sindacali del settore negli ultimi tempi, ma ancora una volta i Paesi esteri, sono il problema secondo la Casa Bianca.
La notizia dei dazi al cinema estero al 100% è arrivata su Truth dal diretto interessato: “Altri Paesi stanno offrendo ogni genere di incentivi per attirare i nostri registi e studi cinematografici lontano dagli Stati Uniti”. Per Trump è uno “sforzo concertato da parte di altre nazioni”, e “una minaccia alla sicurezza nazionale”.
A chi verranno applicati i dazi sul cinema
La tassa riguarderà i film proiettati negli Usa ma prodotti all’estero: “Vogliamo film girati in America”. E per introdurla, è già al lavoro il segretario al Commercio Howard Lutnik. Al momento non sono ancora noti i dettagli della decisione, in particolare sulle condizioni che verranno applicate, e se riguarderanno solo i film o anche le serie tv e le piattaforme online, ma tutto lascia credere che nel mirino possa finire ancora una volta la Cina.
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Pechino infatti, ad aprile ha annunciato una riduzione, seppur minima, del numero di film Usa distribuiti sul suo territorio, in risposta ai dazi di Donald Trump. Nonostante la crisi, gli Stati Uniti restano un colosso nell’industria cinematografica con 14,5 miliardi di dollari di spesa in produzione nel 2024 (il dato è di ProdPro). Questa cifra però, è diminuita del 26% in due anni.

Tra i principali concorrenti degli Stati Uniti, figurano la Thailandia, l’Ungheria e il Sud Africa, che offrono agevolazioni fiscali importanti per girare nei loro Paesi. La California è il sesto Paese nel quale vengono girati più film. Prima di insediarsi, quando era ancora in corso la campagna elettorale, Donald Trump ha nominato gli attori Sylvester Stallone, Jon Voight e Mel Gibson ambasciatori a Hollywood.
“L’industria cinematografica americana sta morendo molto velocemente”, ha dichiarato il capo della Casa Bianca. “Altri Paesi stanno offrendo ogni sorta di incentivo per attirare i nostri registi e studi cinematografici lontano dagli Stati Uniti. Hollywood e molte aree degli Usa sono devastate”. Quindi, la decisione dei dazi per film girati all’estero.