Ancora un nulla di fatto. Nuova fumata nera in Vaticano per l’elezione del nuovo Papa che succederà a Francesco, deceduto il 21 aprile scorso.
I cardinali riuniti in conclave nella Cappella Sistina per il secondo giorno di votazioni, questa mattina non hanno ancora trovato un accordo per il nuovo Pontefice. Nuove speranze sono riposte nel tardo pomeriggio, quando i porporati comunicheranno al mondo l’esito delle nuove votazioni.
Già ieri, mercoledì 7 maggio, primo giorno del conclave, la fumata era stata nera. Lo stesso colore è riapparso dal comignolo della Cappella Sistina poco fa. I cardinali hanno giurato di mantenere il segreto nel rituale secolare per eleggere il nuovo capo della Chiesa cattolica. Per diventare papa, un cardinale ha bisogno di una maggioranza di due terzi, ovvero 89 voti. Molti fedeli sperano che il secondo giorno del conclave dia alla Chiesa e al mondo un nuovo Papa, dopo che già due votazioni hanno prodotto altrettante fumate nere.
Ciò che porta all’elezione del nuovo Papa è e resterà comunque un mistero. Il conclave è imprevedibile, e ciò che ne scaturisce può sorprendere anche gli osservatori vaticani più esperti. Dei 133 cardinali elettori nel conclave, 108 sono stati nominati da Papa Francesco, scomparso il mese scorso all’età di 88 anni. I porporati potrebbero provare lealtà nei confronti di chi li ha creati cardinali, anche se il defunto Pontefice non li ha scelti in base all’ideologia. Ma piuttosto per le loro priorità pastorali e la diversità geografica.
Oltre a questo, i cardinali considereranno questioni pratiche, come l’età. Scegliere una persona relativamente giovane potrebbe portare a un papato di 20 anni o più. Inoltre, scegliere un papa da un luogo in cui la Chiesa è in crescita, in Asia o in Africa, potrebbe portare a un aumento sconvolgimento della burocrazia vaticana, in gran parte italiana. Ancora scossa dallo stile indipendente del Papa argentino.
“Auspico che questa sera tornando a Roma trovi già la fumata bianca. – ha detto il cardinale decano Giovanni Battista Re da Pompei dove ha presieduto la Supplica – Sono particolarmente lieto di essere qui all’inizio del conclave”.
“Perché lo Spirito Santo abbia a soffiare forte e sia così eletto il Papa di cui ha bisogno la Chiesa di oggi e il mondo di oggi. Prima di tutto dovrà cercare di rafforzare la fede in Dio in questo nostro mondo caratterizzato dal progresso tecnologico. Sotto l’aspetto spirituale abbiamo notato un po’ un dimenticare Dio. C’è un bisogno di un risveglio“.
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