Il bonus asilo nido è bloccato per milioni di italiani: ecco perché non arrivano i soldi del rimborso, come fare ricorso.
Il Bonus Asilo Nido 2025 è uno degli aiuti economici più attesi dalle famiglie italiane. Rivolto ai genitori con figli sotto i 3 anni, dovrebbe alleggerire il costo, spesso elevato, degli asili pubblici e privati. Ma quest’anno qualcosa è cambiato e in peggio per molti, il rimborso viene bloccato anche per chi ha fatto domanda in tempo. Il motivo? Una nuova regola inserita nella circolare INPS che sta cogliendo impreparate migliaia di famiglie.

Se sei tra chi ha fatto domanda per il Bonus ma ancora non ha visto un euro, c’è una spiegazione ben precisa. L’INPS ha aggiornato i criteri di rimborso e ora applica una regola ben più rigida, ovvero che il genitore che ha presentato la domanda deve essere anche colui che ha materialmente effettuato il pagamento dell’asilo. Se le due persone non coincidono, la pratica viene sospesa.
Fino al 2023, questo non era un problema anzi bastava che uno dei due genitori pagasse, indipendentemente da chi avesse inoltrato la richiesta. Dal 2024 in poi, invece, serve un allineamento totale tra chi fa domanda e chi paga. Questo vale anche per le richieste già presentate all’inizio dell’anno, quindi non pensare di essere al sicuro solo perché hai ricevuto una conferma formale.
Bonus Asilo nido, ecco cosa fare per sbloccarlo
Se rientri tra i genitori in attesa del bonus, il primo passo è controllare a nome di chi sono intestate le ricevute di pagamento o i bonifici per la retta dell’asilo. Se non coincidono con il nome del richiedente, purtroppo il rimborso è a rischio. Ecco cosa puoi fare, prima di tutto recupera tutte le prove di pagamento come bonifici, ricevute, fatture. Devono essere intestati al genitore che ha fatto domanda. Verifica la tua posizione tramite il sito INPS e accedi con SPID o CIE e controlla se la tua pratica è sospesa o in attesa di integrazione. Se necessario, invia la documentazione corretta tramite il portale INPS o rivolgiti a un CAF per essere guidato nella procedura.

Nel dubbio, rifai la domanda e se possibile, fai una nuova richiesta al nome del genitore che ha effettuato i pagamenti. Oltre alla nuova regola sui pagamenti, il Bonus Nido 2025 ha introdotto anche un aumento degli importi erogabili: per i nati dal 1 gennaio 2024, si può arrivare fino a 3.600 euro annui (invece dei precedenti 3.000), a patto che l’ISEE sia sotto i 40.000 euro.
Attenzione per accedere al bonus è obbligatorio presentare un ISEE minorenni aggiornato. Si tratta di una versione particolare dell’ISEE, specifica per genitori separati o non conviventi, che spesso viene dimenticata. Anche in questo caso, se manca, la domanda non viene accettata.
Il Bonus Nido è ancora un’opportunità concreta, ma quest’anno bisogna stare molto più attenti ai dettagli burocratici. Una semplice disattenzione può bloccare l’intero rimborso. Se non hai ancora ricevuto nulla, ora sai cosa controllare e come rimediare in fretta.