Dal 20 al 21 agosto arrivano i pagamenti dell’Assegno Unico agosto 2025, ma chi ha aggiornato i dati o fatto domanda in ritardo dovrà attendere ancora.
Con il mese di agosto arrivano anche i nuovi pagamenti dell‘Assegno Unico e Universale per i figli a carico (AUU). L’Inps ha comunicato che la maggior parte delle famiglie vedrà l’importo accreditato tra mercoledì 20 e giovedì 21 agosto 2025. Tuttavia, non tutti rientrano in questa finestra. C’è chi ha presentato una nuova domanda o ha aggiornato i propri dati dovrà attendere fino alla fine del mese successivo.

Un dettaglio importante da tenere a mente è che l’assegno non ha interruzioni stagionali. Infatti, viene erogato anche in estate, con date precise che però possono variare in base alla situazione del nucleo familiare e allo stato delle pratiche.
Assegno Unico agosto 2025: chi lo riceve e chi no
Le famiglie già in regola con la richiesta e senza variazioni nell’Isee o nella composizione del nucleo saranno le prime a ricevere l’accredito. Questo significa che i beneficiari che hanno fatto la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) entro il 30 giugno, con Isee aggiornato, potranno contare anche sugli importi maggiorati introdotti da inizio 2025.
Gli aumenti riguardano nello specifico i figli minorenni: da 199,40 a 201 euro, figli tra 18 e 20 anni: da 96,90 a 97,70 euro, i figli non autosufficienti: da 119,60 a 120,60 euro, infine bonus per secondo percettore di reddito: da 34,10 a 34,40 euro. Per i nuclei numerosi o con figli disabili, restano inoltre valide le maggiorazioni già previste, che possono incrementare sensibilmente l’importo finale.

Tuttavia, non tutti però rientrano nella prima ondata di pagamenti ma saranno costretti ad attendere gli accrediti di fine mese chi ha presentato la domanda per la prima volta, chi ha aggiornato l’Isee dopo il 30 giugno, chi ha modificato i dati del nucleo familiare, che può essere una nascita, cambio di residenza o variazione del reddito.
In questi casi, l’Inps applica una tempistica più lunga, con l’erogazione che avviene entro il mese successivo alla modifica. Una sorta di “coda” inevitabile, che però non comporta la perdita degli importi maturati. Gli arretrati vengono infatti recuperati. Per non restare nel dubbio, ogni beneficiario può verificare lo stato dei pagamenti accedendo al portale Inps con le proprie credenziali. Chi trova difficoltà invece con la procedura online può rivolgersi a Caf o patronati, che offrono assistenza gratuita per la consultazione e la gestione delle pratiche.
L’Assegno Unico continua a rappresentare un pilastro fondamentale per milioni di famiglie italiane. Un sostegno che, pur non risolvendo da solo i problemi legati alla natalità, ha reso più stabili le condizioni economiche di tanti nuclei, soprattutto quelli con Isee medio-basso. Per agosto, dunque, c’è chi potrà festeggiare subito e chi dovrà pazientare ancora qualche settimana.